Isili, storia del rame
Alla fine del 1833 viene dato alle stampe a Torino il primo volume del Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna a opera del sacerdote Goffredo Casalis. Curatore delle voci riguardanti la nostra isola è il padre scolopio cagliaritano Vittorio Angius. Nel dizionario si può trovare che a Sassari sono presenti dodici ramai e diciotto ottonai, e aggiunge
"... compariscono in certi tempi quei ramieri calabresi che vagano in tutti i paesi offrendo la loro opera a chi ne abbisogni."
A Cagliari esercitano nove ramai e diciotto ottonai. Sono segnalati dei ramai a Ozieri e a Tempio, ma le notazioni più interessanti riguardano Scanu Montiferru e Gadoni.
Su
Scanu abbiamo la seguente notazione:
"... questi servono a quei del paese e lavorano insieme per altri luoghi, ... i calderai le loro solite opere."